Quando l’amore diventa ossessione non è più fonte di benessere ma di sofferenza, condizione a volte non in grado di riconoscere e che porta a delle conseguenze.
Vediamo di capire meglio cosa è la dipendenza affettiva
La dipendenza affettiva o love addiction rientra tra le dipendenze comportamentali, il primo a parlarne fu lo psicoanalista Fenichel nel 1945. Egli indicava con “amori dipendenti” i soggetti che necessitavano dell’amore allo stesso modo di chi dipendeva dalle sostanze. Negli anni ’80 la psicoterapeuta Norwood, attraverso il libro Donne che amano troppo, analizzava il comportamento di donne che non riuscivano a lasciare il proprio partner. Continuavano la relazione non per amore ma per paura dell’abbandono non riuscendo a sopportare il dolore relativo alla perdita.
Cosa significa Addiction?
Il termine addiction deriva dal latino addictus e fa riferimento ad una condizione di sottomissione attraverso la quale il soggetto diventa schiavo, vivendo infatti, uno stato psichico di schiavitù prima ancora che fisico. Per tale motivo viene usato per indicare una dipendenza senza sostanza la quale rileva una sottomissione psichica rispetto alle conseguenze fisiche. Fa riferimento al consumo smodato legato al gioco d’azzardo, cibo, sesso, internet, telefonini, shopping compulsivo, lavoro, la ricerca continua e incessante di relazioni sentimentali, dunque, un insieme eterogeneo di dipendenze comportamentali, definite new addiction.
Quali sono le cause della dipendenza affettiva?
La dipendenza affettiva trae origine nei bambini ai quali non sono stati soddisfatti i bisogni di amore e sicurezza. Durante la crescita imparano ad adattarsi credendo che i propri desideri non siano degni di ricevere attenzione da chi si prende cura di loro. Da adulti sono incapaci a vivere la relazione tra momenti di separazione e fusione, si sentono costretti ad assumere un ruolo per il partner. I soggetti con dipendenza affettiva potrebbero avere problemi con la propria autostima rendendoli profondamente insicuri, che li spinge a richiedere un continuo e costante accudimento. L’amore diventa compensazione di qualcosa che supplisce i vuoti, i bisogni, non un rapporto tra due persone che, nonostante siano in coppia, rimangono indipendenti.
Come si manifesta?
La persona dipendente manifesta nei confronti del partner sottomissione, pensieri ossessivi e perenne paura di essere abbandonata. Il timore dell’abbandono spinge al bisogno di rassicurazioni e ad annullarsi per l’altro, fino a pensare di non vivere senza. Il partner diviene la soluzione di ogni problema, lo scopo primario della propria esistenza e la sua assenza dà la sensazione di non esistere, di non vivere, un’esistenza insomma priva di significato. Così, è una ricerca continua di “dosi” maggiori di presenza e di tempo da poter trascorrere insieme, poiché esso è l’unico elemento che attesta la propria esistenza.
Quali sono le sue conseguenze?
Molto spesso le persone con dipendenza affettiva chiudono i rapporti con i familiari e con gli amici, per vivere un rapporto di coppia esclusivo. Inoltre, quando manca la fonte di sostegno, come nei casi in cui la relazione si interrompe, possono provare sentimenti di gelosia patologica. Essa, il più delle volte diventa ossessione, scatenando dei conflitti caratterizzati da comportamenti aggressivi e violenti, agiti non solo fisicamente ma anche psicologicamente sull’altro partner.
Il supporto psicologico aiuta la persona ad arrivare alla consapevolezza del proprio modo di amare e di relazionarsi con il proprio partner e con gli altri. Elaborare i propri vissuti riduce il rischio di entrare in un circolo vizioso dal quale sembra impossibile uscire.
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