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L’Intimate Partner Violence: l’altra faccia dell’amore

“Stasera lo sa. Le persone dovrebbero lasciarsi prima di arrivare a quel punto. Dove sono arrivati loro. Perché non ti resta addosso troppo male. Invece non succede: si arriva fino in fondo […] No, non bisognerebbe arrivare dove sono arrivati loro. Ai primi sintomi bisogna andarsene, lasciare il campo. Tanto non va meglio, va peggio e peggio” (tratto dal libro “Nessuno si salva da solo” di M.Mazzantini).

Cos’è l’Intimate Partner Violence

Negli anni ’70 diversi autori si interessarono del fenomeno dell’Intimate Partner Violence (IPV) ovvero la violenza domestica. Evidenziarono l’esistenza di diverse forme di violenza consumate all’interno delle mura domestiche, concordando sul fatto che riguardassero quella fisica, sessuale, psicologica ed economica.

Indicarono che l’IPV comprendesse un insieme di comportamenti aggressivi e coercitivi che possono includere danni fisici, violenza sessuale, abuso psicologico, isolamento, stalking, intimidazioni e minacce. Messi in atto da entrambi i partner, con l’unico scopo di soggiogare e controllare il partner coinvolgendo in maniera diretta e non anche i figli.

Intimate Partner Violence: quali forme di violenza?

Le principali forme di violenza riguardano la violenza fisica, qualunque danno fisico arrecato tramite diversi mezzi come le mani, i piedi o oggetti. Fanno parte di questa categoria lo schiaffeggiare, il dare pugni, spingere, bruciare, tirare i capelli, etc.

Quella sessuale, ogni imposizione a pratiche sessuali, gravidanze imposte, il venire filmati contro la propria volontà durante il rapporto sessuale, essere costretti ad avere rapporti sessuali con terzi o a subire dei comportamenti sessuali perversi come le pratiche sessuali sadomasochistiche, etc.

Economica, ovvero qualunque forma di controllo o privazione alle risorse economiche personali e familiari, così da impedire alla vittima una propria indipendenza.

La psicologica, invece, è trasversale alle altre, caratterizzata da un insieme di atteggiamenti e/o comportamenti che recano offese, intimoriscono e mortificano. I comportamenti vengono perpetrati sotto forma di ricatti, insulti, colpevolizzazioni, svalutazioni e umiliazioni continue (anche davanti ai figli) sia in pubblico che in privato.

Quali sono le tipologie di coppia maggiormente coinvolte?

Spesso si pensa al fenomeno dell’IPV caratterizzante le coppie appartenenti ad una specifica estrazione sociale, economica e culturale o ad etnie nelle quali la visione della donna è sottomessa alla figura maschile. Invece l’Intimate Partner Violence coinvolge coppie di ogni estrazione sociale, di ogni livello culturale, provocando danni fisici e gravi conseguenze sulla salute mentale della vittima, sia essa donna che uomo.

Un percorso psicologico aiuta le persone ad assumere consapevolezza del rapporto disfunzionale che vivono, prevenendo spesso anche situazioni che possono peggiorare le modalità conflittuali messe in atto da entrambi i partner. L’obiettivo è quello di aiutarli a gestire la propria vita e il proprio modo di rapportarsi in modo funzionale, spesso, allontanando il partner imparando a vivere la propria vita in maniera sana.

“Amatevi l’un l’altro ma non fatene una prigione d’amore: piuttosto, vi sia un moto di mare tra le rive delle vostre anime. Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa. Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane. Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo, come sole sono le corde del liuto, benché vibrino della stessa musica. Datevi il cuore, ma l’uno non sia rifugio all’altro, poiché soltanto la mano della vita può contenere i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini: poiché le colonne del tempio si ergono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’uno all’ombra dell’altro”.

(tratto da “Il matrimonio” nel “Il profeta” di K. Gibran)

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Dott.ssa Alessandra Faraci - Psicologa

Sono una psicologa iscritta all’ Ordine della Regione Sicilia con il n° 10182 – A. Svolgo la mia libera professione a Palermo. Mi occupo di consulenza psicologica, sostegno e supporto psicologico individuale e di coppia, inoltre di Consulenza a Seduta Singola, un metodo che permette di offrire un aiuto immediato risolvendo, spesso, le problematiche in un unico incontro.